lunedì 28 maggio 2007

l errore



come i miei passi si muovono
spostano il mio corpo
dove c è spazio

ma chiedere spazio
vuol dire capire di essere
tu e l esterno
a dover stipulare un contratto
dove l errore è la firma
dello spazio che non ti vuole cosi

domenica 20 maggio 2007

non sottovalutare l oro

vi giro una mail che ho spedito al gruppo dei clown di cui faccio parte.
mentre la rileggo mi stupisco di quel che ho scritto.
e anche del titolo " non sottovalutare l oro"

Ho ripensato ad una frase, ed è questa.

Molti pensano che la felicità sia in fondo al sentiero, in realtà la felicità è il sentiero.

E poi all allenamento di oggi, ai discorsi sulle scale, alle piccole grandi incomprensioni, ai problemi vecchi e nuovi, al gruppo come sta…

Poi mi son saltate in mente certe frasi ricorrenti dette da alcuni…
il bisogno di comunicare, il bisogno di sentirsi ascoltati e soprattutto capiti! , alla frustrazione, il bisogno di condividere, la diversità di ognuno e al fatto che ognuno la pensa a suo modo e reagisce a suo modo…

Mi son detto…ma io queste cose le ho già sentite…

perché sono le sensazioni che prova in un modo nell altro le persone che sono nell ospedale!

Wow!

sono i sentimenti che spesso provano le persone che sono li dentro…

non ci avete mai pensato? Bisogno di ascolto, di comunicazione

E sarà un caso, ma ci si presentano problematiche che riguardano proprio la comunicazione e tutto il resto.
In fondo il clown deve essere un comunicatore efficace.
Però non è una cosa che ci nasci,essere un bravo comunicatore, intendo.

Perché quando sono nato non sapevo una parola, me le hanno insegnate dopo.
Quindi sono convinto che, se ho imparato a parlare da bambino, posso anche imparare a parlare bene e a farmi capire meglio.
E’ questione di esercizio e tanta tanta voglia di fare meglio.

Questo è quello che secondo me sta vivendo il gruppo, sta imparando quante sfumature ci sono nel comunicare.

Il gruppo sta crescendo ragazzi, non so se ve ne siete resi conto.
Viva i momenti di difficoltà che ti fanno riflettere.
A volte sembra che tutto si sfasci, a volte che tutto sia perfetto

Mi viene da pensare che certe volte i gruppi nascono e muoiono in fretta,

a volte da una parola mal detta possono nascere mille incomprensioni…

vogliamo poi mettere quando ci metti tutta la buona volontà di questo mondo e nessuno ti dice grazie?

Credo che sia normale quando si ha a che fare con le persone.

Ma questo deve far riflettere sul nostro ruolo in ospedale, che a mio avviso va ben oltre il far ridere.
Mi immagino un paziente che si vede passare i pagliacci e pensa “ ma l anestesista che ha messo nella flebo?”
Invece sarebbe bello comunicare davvero che ci può essere anche un modo diverso di vedere le situazioni che ognuno di noi vive. Compreso il dolore fisico.
Ma il primo passo parte dal lavoro su noi stessi

L allenamento di oggi è stato mitico per me, per tutto. Anche e soprattutto per le discussioni a fine serata.


Vi regalo un estratto tratto da un libro “vivere, amare, capirsi” di Leo Buscaglia,
Questo signore, nato ad Aosta, ora è professore universitario in America. Il libro è bellissimo lo consiglio a tutti.

Questo succede più spesso di quanto si creda! Siamo cosi occupati a provvedere alla vita degli altri da dimenticare che la vita essenziale è la nostra. Ogni tanto fate sedere a tavola il vostro lui e fate qualcosa di pazzo, come mangiare crocchette di pesce a lume di candela. Se le crocchette di pesce non vi piacciono, provate un hamburger! Ma accendete una candela e mettete un disco di musica romantica! Stappate una bottiglia di vino e state allegri! <> […]

L intimità non può essere oggetto di aspettative. Non potete avere aspettative nell interazione con un altro. Nessuno può sempre essere o fare ciò che vorreste voi. Tutto deve giungervi come una sorpresa; se ci pensate, ogni depressione che vi colpisce è causata dal fatto che qualcuno non ha corrisposto alle vostre aspettative. Pensateci! Ogni volta che vi sentite giù, è perche qualcuno non ha telefonato, o non si è ricordato del vostro compleanno. Se l hanno ricordato, fate bene a ballare, e fare le capriole, di tutto! Ma se non l hanno ricordato,pazienza. L importante è che siate spontanei. E state a vedere cosa succede. Ridete di quello che turba gli altri.
<>
la prevedibilità è una noia; se volete essere affascinanti siate imprevedibili.
L unica cosa su cui potete contare, per quanto riguarda me, è la mia imprevedibilità. Non potete mai prevedere cosa sto per fare o per dire. Cambio continuamente e mi piace.
Quando i miei studenti alzano la mano e osservano: <> io rispondo <>

Nelle vostre relazioni, mostrate ciò che sentite. Se avete voglia di piangere, piangete. Quando avete voglia di urlare, urlate. Sorprendete tutti quanti!
E per favore, non aspettate a comunicare i vostri sentimenti.
Credo che uno dei fattori più distruttivi nelle relazioni e nell intimità sia la nostra incapacità di esprimere ciò che proviamo ora. Io dico sempre a tutti quanti: non abbiate mai discussioni brevi. Il guaio delle discussioni è che in genere finiscono sempre prima di aver risolto qualcosa, prima che sappiamo veramente che cosa stiamo discutendo. Più a lungo discutete , più facilmente arriverete ai sentimenti. Quando l'altro sta per uscire dalla stanza inseguitelo! Dite: <> Alla fine scoprirete che quello per cui state discutendo a volte è molto sciocco.
Se mai abbiamo avuto bisogno degli è proprio adesso. La famiglia si sta disgregando, le percentuali dei divorzi aumentano, le relazioni sono superficiali e quasi prive di significato. La percentuali dei suicidi sta raddoppiano, soprattutto fra i giovani. L intimità non è semplice. E’ una grande prova di maturità. E’ la nostra speranza più grande.>

Buona settimana a tutti. Il CAmaleo.

martedì 15 maggio 2007

troppo vecchio!





guarda che roba, passa un po' di tempo che non scrivi più e i pezzi scritti prima sembrano già vecchi...
ma l informazione è una cosa pazzesca. la velocità rende le cose fatte ieri più vecchie.
che banalità, direbbe qualcuno.
eppure è vero, scrivere ogni giorno abitua a ragionare nel giorno.
vale a dire chi si ferma per un po' sembra che invecchi.
non so cos ho scritto, ma mi piace
"Visto da fuori, chi mi vede lavorare, si annoia terribilmente.
Sono li fermo che guardo il computer e scrivo per tutto il giorno, dalla mattina alle 6,30.
Ma la magia avviene tutta dentro la mia testa"
(intervista allo scrittore Wilbur Smith - "che tempo che fa" di Fabio Fazio )