giovedì 31 gennaio 2008

dormire, sognare forse


Nel sogno fatto questa notte c eravamo io e mia sorella. L ambientazione era particolare, erano stanze di qualche palazzone, dove non c era nessuno e tutto era un po' trasandato. Un particolare: non c era elettricità. e ci si doveva arrangiare. non c erano persone, tipo scenario di I'm Legend, anche se sapevo che da qualche parte qualcuno esisteva.
Poi mi spostavo e trovavo una spiaggia stupenda con l acqua resa leggermente arancione dal tramonto, poi dopo quella spiaggia un insieme di muri di mattoni non intonacati e arrampicandomi ancora oltre, finalmente il blu del mare.
Ho sempre prestato molta attenzione ai sogni, da quando ho cominciato a leggere dei riferimenti più o meno simbolici. Alcuni mi avevano veramente sorpreso, come la volta che ho sognato una tartaruga. il sogno mi aveva incuriosito perchè non cera nessun riferimento a cose viste o lette o discorsi fatti da altri. E poi su un libro di interpretazione dei sogni parlava della tartaruga come simbolo di un periodo di serenità e calma, e la cosa mi piacque.
Cosi ci sono periodi in cui ricordo maggiormente i sogni ed in genere corrisponde ad un periodo di turbolenze (positive o meno) .
Per questo ho avuto la sensazione che quel libro letto mi avesse smosso qualcosa da dentro per cui avrei avuto dei piccoli segnali nel sogno.
Credo che il mondo senza elettricità in cui eravamo io e mia sore, rappresenti questo tempo che offre poche opportunità e risorse (l energia) per i giovani e che vuole aprirsi una strada. Per questo nel sogno c eravamo solo io e lei e pochi altri come intuivo...
l acqua, bhè, quella è da sempre simbolo di spiritualità e dell anima...

mercoledì 30 gennaio 2008

frustra


"

Seligman racconta in uno dei suoi libri di essersi accordato con Nort Thornton, l allenatore di Matt Biondi, per fare un piccolo esperimento psicologico all insaputa del nuotatore che vinse cinque medaglie d ore alle olimpiadi di Seul.Thornton chiese a Biondi di nuotare al massimo delle sue possibilità i 100 metri a farfalla. Biondi realizzo un ottimo 50,2.Tuttavia l allenatore, d accordo con Seligman, gli comunico un tempo ben più alto, 51,7.

Biondi ci rimase molto male.Thornton gli chiese di riprovare. E Biondi migliorò ulteriormente, facendo segnare 50,0.Tutti gli altri membri della squadra, sottoposti al medesimo protocollo, diversamente da Biondi al secondo tentativo peggiorarono.La valutazione cognitiva ottimistica di Biondi gli aveva permesso di vedere il 51,7 come un evento limitato e temporaneo; di conseguenza Matt non ne era stato condizionato negativamente, a differenza dei compagni di squadra" (da Resisto quindi sono)


oggi ho ripensato alcune volte a questo episodio letto...devo dire che mi ha colpito molto.


In più, come se davvero l universo voglia mettermi su questa strada, proprio oggi ci sono stati due episodi che mi hanno messo su un nervoso e un senso di frustrazione pazzesco (manco fosse un allenamento studiato a tavolino!)

, tra cui un mio collega che riferendomi le sue idee che si era fatto su di me, continuava a non lasciarmi possibilità di replica.Ho passato l ultima ora di lavoro con un conflitto interno abbastanza forte

Riferisco su questo blog, perche saranno elementi di indagine.

Ecco cosa ho provato:


ho sentito pensieri andare e venire, e immagini e ricostruzioni che ho cercato di scollegare, anche se non mi sentivo veramente piu lucido;

una sensazione collegata all altezza dello sterno e forse anche sull ombelico, e sotto la gola

in generale un energia, ma molto compressa...

ho avuto l impulso di piangere, e forse salito in macchina in altri casi lo avrei fatto, ma visto quello che sto leggendo una parte di me mi ha suggerito di non scaricare queta energia (un pianto in certi casi ti getta addosso una stanchezza infinita)

cosi l aggressività mi ha accompagnato anche a casa dai miei e cercavo in tutti i modi di non darla a vedere e non scaricarla su chi non ne poteva nulla

cercavo un interpretazione cognitiva dei fatti, anche solo per addolcire la pillola

un po' di sollievo me lo ha dato dialogare fra me e me, immaginarmi un contraddittorio in cui facevo valere le mie ragioni

poi arrivato a casa ho fatto meditazione per mezz ora, faticata in cui forse ora sento i fatti molto più distanti, come un'eco, anche se mi sento energico, forse in modo strano, alla altezza della bocca dello stomaco...quelli impallinati direbbero all altezza del terzo chakra, colore giallo, che regola il controllo di sè...


che dire? in questo momento nulla...

però credo che stanotte farò dei sogni strani, il mio inconscio avrà di che divertirsi



martedì 29 gennaio 2008

Salire sulla barca




Ho da poco finito di leggere un libro che si intitola "Resisto quindi sono" (ed Corbaccio).


Nel libro questo psicologo analizza molti campioni sportivi che sono risultati vincenti proprio perche non si sono arresi alla fatica, alla frustrazione, alle sconfitte. Nel descrivere ciò parla di "resilienza" ovvero l opposto di vulnerabile.


E la cosa che ha colpito di più il Giorgio che c è in me, è sentirmi dire che la frustrazione è uno stato che può essere utile, perche induce la mente a cercare altre vie, ad applicarsi maggiormente o in modo più efficace. Ovviamente è utile solo se limitata, è ovvio che se eccessiva può anche far rinunciare alla azione...


Mi è capitato sovente in questi due anni di provare in certi momenti il sentimento della frustrazione ed è una situazione che dovessi scegliere non vorrei entrarci mai in quello stato, perchè sudavo, o non ero più lucido, o sentivo che mi stavo deprimendo in modo orribile...


Però devo dargli ragione perchè è da presupposti piuttosto frustranti che sono riuscito in certe situazioni a tirare fuori delle energie inaspettate, per dirla con una frase di Paolini, il mio corpo faceva delle cose che io non gli avevo mai insegnato, e non di rado mi voltavo indietro eancora adesso mi stupisco della miriade di cose che ho fatto nell anno appena trascorso...


Allenarsi ad essere resilienti...dal latino Salio (salire) oppure resalio (dall atto di risalire sulla barca rovesciata dal mare)


è possibile...

lunedì 21 gennaio 2008

è vero quello che sento?


ciao a tutti,
ammesso che ci sia qualcuno che stia ancora leggendo.
se no questa voce rimbomba nel vuoto.....heiiiiiiiii (i....i...i...)
Sono rimasto a digiuno per un bel po' da questo blog,
semplicemente mi diventava faticoso scrivere, semplicemente perchè ho scoperto che qualcuno leggeva davvero quello che scriveva...
che scemo, vero?
ma mi diventava più difficile essere sincero, sapendo che chiunque poteva leggermi.
se parli ad un amico, le tue parole escono in una certa maniera
se ti metti a scrivere, le tue parole rimbalzano in un'altra maniera
ma se ti metti a scrivere e chiunque ti può leggere allora ti devi rassegnare al fatto che non puoi avere il controllo totale sugli effetti di quello che scrivi...
troppo complicato? no, non credo.
non per quello che mi è dato di vedere.
Perchè mi sono accorto che a seconda di come parli, di quello che dici, le persone reagiscono, per un semplice rapporto di causa-effetto, e di questo effetto ora ho preso coscienza.
Ci sono certi discorsi, che ti portano in uno "stato", che a me piace chiamare "linguaggio programmazione".
sono i discorsi intimi, di come una persona vede il mondo, interpreta quello che gli succede in base al suo passato...
per intenderci...
quando tocchi certi argomenti, ti accorgi di aver centrato il punto quando la persona a cui parli cominciano a venire gli occhi leggermente lucidi (non è che piange, però sono più lucidi) oppure fa lunghe pause pensierose...
ecco in quel momento, sai che quello che hai detto ha provocato qualcosa, forse ha addirittura modificato qualcosa...
e pensavo fosse una cosa bella, in certi casi lo è, ma è una cosa più alta di me, a cui io semplicemente assisto.
Come uno scienziato che clona un embrione...
che cazzo di merito ha? è semplicemente un uomo "pasticcione" che combina assieme degli elementi per "assistere ad uno spettacolo" di cui non possiede neanche l idea precisa dei fondamenti...
percio questo blog ha un effetto retroattivo su di me...
Sono davvero sicuro di fornire ad altri il mio "linguaggio programmazione" , dove per altri intendo chiunque?
la risposta è "ni"
Un cantante diceva "non ti fidare mai, non sono gli uomini a tradire i loro guai, i loro guai"
Però ieri ho ripresa a fare un po' di meditazione, e dopo un mese almeno, a fare una sessione di respiri....
e oggi è come se avessi cambiato il canale del mio televisore!
Mi spiego: ho vissuto gran parte del 2007 in uno stato molto esaltante anche se faticoso, pieno di speranza e oserei dire di "fede", intesa come fiducia che tutto sta andando nel migliore dei modi...
Poi è successo qualcosa, forse solo l attenzione al lavoro, alle cose che ancora mi mancano, ai risultati mancati...che la nave ha cominciato a virare e mi sono trovato più stressato, con il mal di schiena e la vista che sta cominciando un po' a calare...
e la cosa più assurda di tutto ciò è che ripensando all anno appena trascorso non mi riconoscevo più!
Pensavo: ma io davvero ho fatto tutte queste cose? che senso avevano? e dove trovavo queste energie?
Non capivo più me stesso...
poi oggi con un po' di stupore qualcosa è ritornato, e d improvviso i vecchi ricordi sono diventati potenti e ancora presenti, e penso...che una nuova luce sia di nuovo dietro ai miei occhi!...
a presto!